mercoledì 12 marzo 2008

Regione Sicilia - Alla Consulta legge su imposta registro

ROMA - L'agenzia delle entrate ritiene viziata da profili di incostituzionalità una norma della Regione siciliana che riduce a un decimo l'imposta di registro per la compravendita di terreni agricoli. La Regione difende la propria "potestà legislativa" e ricorre alla Corte costituzionale. Il caso è stato esaminato oggi dalla Consulta che dovrà esprimersi sulla legittimità di un articolo della legge regionale numero 2 del 2002. Dopo la relazione del professor Franco Gallo e gli interventi dei legali della Regione, la Corte si ritirerà domani in camera di consiglio per la decisione.La legge era stata votata dall'Ars con l'obiettivo di favorire la "ricomposizione fondiaria" e di "aumentare le economie di scala". Il beneficio della riduzione fiscale, che prima era previsto solo per i coltivatori diretti, a partire dal 2002 è stata estesa a chiunque. Proprio questa norma è stata ritenuta illegittima dall'Agenzia delle entrate che con una propria circolare ha chiesto il pagamento dell'intera imposta di registro a tutti gli acquirenti non coltivatori. La Regione ha quindi presentato ricorso alla Consulta perchè ritiene violate le proprie prerogative legislative. L'avvocatura dello Stato ha chiesto l'inammissibilità del ricorso. http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=2802&template=lasiciliaweb

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