venerdì 18 aprile 2008

''Chi ha paura di Beppe Grillo?'' La blogstar genovese in viaggio verso il suo secondo V-Day tra le polemiche…

“Il cittadino informato può decidere. Il cittadino disinformato crede di decidere”,spiega Beppe Grillo nella locandina-convocazione del secondo V-day, quello di Torino sull’informazione, del 25 aprile. E Torino sarà una tappa delicatissima, nella “seconda vita” di Grillo. Perché già dal giorno seguente al voto, sono in molti a chiedersi, sui giornali e in moltissimi sul suo stesso blog, se non sia stato un autogol, quello del comico genovese, di gridare alla elezioni-truffa, invitando al non voto, e dicendosi fiero di questa scelta. Lo “tsunami” dell’antipolitica sembra poi aver solo spettinato alcuni, mentre un uragano di caratteristiche ed origini ben diverse investiva altri. E le famose liste Grillo, quelle col certificato di garanzia, sulle quali è montato nei mesi scorsi un dibattito infinito, che peso hanno avuto, alla fine? Bene solo a Roma, guardando i numeri. Insomma, quanti voti “sposta” Beppe Grillo, quanto influisce sugli umori e sulle scelte dei cittadini-elettori? Qual è stato il suo ruolo, e soprattutto quale sarà? E chi è davvero Beppe Grillo? Un comico, un capopopolo, una blogstar anomala, un leader politico? O qualcos’altro? A pochi giorni dall’appuntamento con il V-Day2 di Torino, abbiamo provato con il nostro libro a raccontare il suo mondo, il suo modo.La preziosa prefazione di Oliviero Toscani e la coinvolgente postfazione di Marco Pannella hanno poi aggiunto al nostro testo due analisi importanti, con più di uno spunto per meglio comprendere il “caso Grillo” e la reale natura della sua comunicazione crossmediale.Abbiamo lavorato a “Chi ha paura di Beppe Grillo?” per oltre due anni con il professor Fleischner, docente di nuovi media alla Statale di Milano e con Federica De Maria, saggista, linguista e critica letteraria, per provare a dare qualche risposta. Per rintracciare le origini del “fenomeno” Grillo e cercare di capire in quale direzione stesse andando la sua così particolare navigazione. E allora abbiamo provato a “tirarci fuori” dall’affollato dibattito che impazza da settembre su Grillo & dintorni, politica & antipolitica, per provare a scavare “dentro” alle sue parole, dentro al suo blog, dietro e davanti al palco. Abbiamo consultato archivi, frugato nel web, rovistato nei cassetti della memoria televisiva, studiato le sue interviste, ascoltato i suoi interventi, seguito i suoi spettacoli, fotografato i suoi gesti, intervistato il suo pubblico, letto centinaia di articoli. Perché per provare a raccontare Grillo dovevamo prima provare a capirlo. E la moviola dei suoi gesti, dei suoi sguardi, delle sue parole, è stata davvero interessante. E molto divertente. Siamo usciti da questa “full immersion” con un bel po’ di appunti, di spunti, di riflessioni e considerazioni. Che ci sembrava giusto e magari utile condividere. Anche perché il nostro “viaggio” all’interno del mondo di Grillo, che è anche –innegabilmente- un significativo pezzo del nostro paese, è iniziato più di due anni fa. Prima del boom del suo blog, molto prima del V-Day di Bologna. Politica o E-marketing , allora? O entrambi? Monologo o dialogo, sul suo web-palcoscenico? Dritto sul cassero, al grido di “italianiii!”, saprà Capitan Grillo convogliare ancora il “vento” della rabbia di molti sulle sue vele e individuare una rotta proficua, nuova, un sogno condiviso, che possa mettere a frutto così tante energie? Coglierà anche la responsabilità di tanto seguito, o si accontenterà di restare il “sacerdote” del suo affollatissimo blog? http://www.articolo21.info/editoriale.php?id=3526

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