sabato 24 maggio 2008

Emendamento Rete 4, Di Pietro invita a manifestare Montecitorio

ROMA (Reuters) - Il leader dell'Italia dei Valori ed ex ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro invita a manifestare martedì prossimo davanti alla Camera dei deputati per protestare contro l'approvazione del cosiddetto emendamento "salva-Rete 4".
"Noi non ci fermeremo - ha detto Di Pietro in una nota diffusa oggi - La nostra battaglia per la legalità e il rispetto della sentenza della Corte di Giustizia europea, come di tutte le sentenze, ci vedrà di nuovo in piazza martedì, per contestare l'approvazione dell'emendamento che salverebbe Rete4, proposto dal Governo Berlusconi, in barba a qualsiasi rispetto della legalità...". Maggioranza e governo sostengono che la misura, che sarà votata la settimana entrante, serva a chiudere la procedura d'infrazione avviata dall'Unione europea contro l'Italia sulla normativa tv. Per Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, l'emendamento "è sacrosanto". L'opposizione ritiene invece che la norma finisca col congelare l'assetto attuale delle frequenze televisive salvando Rete4 e quindi Mediaset, controllata dalla famiglia del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi tramite Fininvest. E' quanto dichiara Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori. "Chiunque abbia a cuore la libertà di informazione e il rispetto per la legalità dice il leader dell'Idv - è invitato ad unirsi a noi dell'Italia dei Valori, martedì 27, in piazza Montecitorio, a partire dalle 11, per esprimere la propria disapprovazione nei confronti di quella che sarebbe una nuova, vergognosa, legge ad personam".
La questione che oppone maggioranza e opposizione risale al 1999, all'epoca del governo D'Alema, quando il gruppo televisivo Centro Europa 7 vinse una concessione per trasmettere su scala nazionale in tecnica analogica, senza però ottenere le frequenze, occupate da Rete4 in virtù di abilitazioni transitorie, a partire dal decreto Craxi che nel 1984 permise alle reti Fininvest di proseguire le trasmissioni su tutto il territorio nazionale nonostante alcune pronunce della magistratura.
Continua ...

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