STOCCOLMA - Franco Frattini ormai ne parla apertamente, l'Italia vuole entrare a far parte del gruppo dei "5+1", ovvero il gruppo dei cinque paesi del Consiglio di Sicurezza Onu più la Germania che decidono la politica mondiale sul nucleare iraniano. E anche per questo il governo italiano lancia un nuovo segnale di disponibilità agli Stati Uniti: l'Italia a determinate condizioni è pronta a riflettere su un maggior contributo alla Nato Training Mission in Iraq. Ovvero, il nostro paese potrebbe inviare nuovi aiuti per l'istruzione delle forze armate irachene ( anche marina e aeronautica), un programma avviato dal precedente governo Berlusconi e mantenuto in piedi dal governo Prodi. La disponibilità italiana è stata annunciata da Franco Frattini a Condoleezza Rice e arriva dopo la svolta italiana sull'Iran ("siamo contro il nucleare iraniano, più vicini agli Usa") e dopo l'apertura fatta sull'Afghanistan ("pronti a rinunciare alle limitazioni di utilizzo delle truppe italiane in Isaf"). In cambio Berlusconi si aspetta appunto che gli Usa appoggino l'ingresso dell'Italia nel gruppo ristretto sull'Iran. E un primo risultato sembra essere arrivato. Lo stesso Frattini, infatti, ha riferito che la Rice gli ha assicurato che "gli Usa insisteranno politicamente per far entrare l'Italia nel gruppo dei 5+1".
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