mercoledì 21 maggio 2008

Palermo. Protesta degli operatori a palazzo delle Aquile - Le case per malati psichici rischiano di essere chiuse

Rischiano di finire in strada il 31 maggio gli ottanta ospiti delle 10 case famiglia di Palermo che si occupano di adulti con disagi psichici. Il Comune non rinnova le convenzioni da cinque anni e l'ultima proroga è scaduta lo scorso ottobre. Stamani gli operatori delle strutture e i pazienti con striscioni e fischietti si sono trovati per un sit-in davanti a palazzo delle Aquile per chiedere un incontro al sindaco. "Denunciamo l'assenza e il disinteresse degli amministratori che non occupandosi di queste persone violano la legge Basaglia, che ha chiuso i manicomi e ha prospettato case che promuovano il reinserimento sociale della persona" hanno detto Antonio Girgenti assistente sociale della Asl 6 e Mariella Cusumano operatrice della comunità San Francesco. Il 30 gennaio 2008 l'amministrazione comunale ha inviato una lettera in cui specificava che "per mancanza di fondi non intercorreva più alcun rapporto giuridico con le cooperative che gestiscono le case". Insieme ai pazienti rischiano di restare senza lavoro anche gli 80 operatori sanitari che lavorano nelle strutture.

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