domenica 15 giugno 2008

Il dovere del cronista - di Vittorio Roidi

Cosa succederebbe se il Parlamento approvasse la legge-bavaglio presentata dal ministro Alfano per regolare le intercettazioni telefoniche? Come si comporterebbero i cronisti giudiziari? Facciamo un esempio. Una Procura sta indagando sul comportamento del Governatore della Banca d’Italia in vista della scalata ad una banca, oppure sugli intrallazzi di un noto dirigente sportivo che fa accordi proibiti con gli arbitri per far vincere la propria squadra. Che fa il giornalista? La risposta è semplice: scrive. Racconta ciò che sa, naturalmente se dispone di informazioni che gli sono giunte da una fonte sicura. Scrive perché quello è il suo dovere. E cosa fa se c’è di mezzo un’intercettazione telefonica? Scrive lo stesso, perché quello continua ad essere il suo compito e quello che i cittadini si aspettano da lui. Se veramente lo si vuole imbavagliare occorre abrogare l’articolo 2 della legge professionale, che obbliga il giornalista a scrivere la verità. Altri divieti serviranno a poco.
Continua ...

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