lunedì 9 giugno 2008

MARSALA (Trapani): chiedono interessi del 400%, tre arresti

TRAPANI - Tre persone sono finite in manette a Marsala con l'accusa di estorsione. Avrebbero chiesto interessi fino al 400% a un imprenditore agricolo che si era rivolto loro per un debito di 60mila euro. La cifra era lievitata a 250mila euro nell'arco di sette mesi per via degli interessi. (Agr)
I carabinieri, a marsala, hanno arrestato 3 persone accusate che a fronte di un prestito di 66.000 euro avrebbero chiesto il pagamento di 250.000 euro.
Tre persone sono state arrestate dai carabinieri con l'accusa di estorsione ed usura. Il bliz che ha portato al fermo in flagranza è scattato dopo che la vittima, un imprenditore agricolo, stanco delle continue richieste di denaro, si è rivolto alle forze dell'ordine. Il bliz è scattato in nottata quando l'agricoltore stava consegnando l'ennesima rata di 27.000 euro. I carabinieri, che già da tempo seguivano i 3 uomini accusati di avere imposto il pagamento di un'ingente somma di denaro a fronte di un prestito iniziale di 66.000 euro, sono intervenuti in Piazza Francesco Pizzo. Dopo avere monitorato il passaggio di denaro, una rata di 27.000 euro, dalla vittima ai presunti estorsori, Massimo Billitteri e Giacomo Ingianni, entrambi di 38 anni e Antonio Salvatore Sieri di 29 anni, hanno aspettato che ad uno ad uno scendessero dall'auto per arrestarli. Alla fine hanno circondato il mezzo per bloccare l'ultimo dei 3. Le indagini hanno reso il via quando l'imprenditore agricolo, stanco delle continue richieste di denaro, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri raccontando che a fronte di un prestito iniziale di 66.000 euro, a novembre del 2007, il debito era lievitato fino ad arrivare, in pochi mesi a 250.000 euro. Gli investigatori, hanno trovato, nella disponibilità di 2 degli arrestati, Billitteri e Sieri, il primo imprednitore nel settore della ristorazione, il secondo disoccupato, 8 assegni per un valore complessivo di 250.000 euro. L'accusa, nei confronti dei 2, che dopo la convalida dell'arresto sono stati posti agli arresti domiciliari è di estorsione ed usura. Ingianni, che avrebbe presentato la vittima agli altri 2 è accusato solo di usura ed è stato scarcerato in attesa di giudizio. A fronte dei risultati raggiunti, i carabinieri invitano le vittime a rivolgersi alle forze dell'ordine per denunciare, anche riservatamente, i loro estorsori.
Rosaria Parrinello

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