La procura di Roma ha aperto un fascicolo sul coinvolgimento del servizio segreto militare, guidato dal generale Nicolo' Pollari, in un piano internazionale che puntava a rovesciare il regime in Iran. La vicenda, documentata dal quotidiano 'Repubblica', e' all'attenzione del procuratore aggiunto Franco Ionta che ha disposto una serie di accertamenti. Dell'esistenza del procedimento penale ha dato conto il procuratore generale presso la corte d'appello di Roma, Salvatore Vecchione, che in una nota oggi ha voluto replicare a un articolo pubblicato due giorni fa dallo stesso quotidiano dal titolo "Se ritorna il porto delle nebbie" in cui si esprimono non poche perplessita' sulle conclusioni dell'inchiesta per peculato a carico di Pollari e del suo fidato collaboratore Pio Pompa per l'uso improprio di mezzi a disposizione del Sismi. "L'Ufficio - fa sapere Vecchione - ha riscontrato assoluta correttezza di valutazioni in punto di diritto e le conclusioni a cui e' pervenuta la procura si presentano conformi ai contenuti del materiale di indagine acquisito. Non corrisponde a verita' l'affermazione secondo cui sarebbe stato ritenuto e contestato un fatto di peculato nella forma dell'uso improprio e 'momentaneo della cosa'. La contestazione, viceversa, attiene a reato continuato e aggravato di peculato".
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