L'attacco della Georgia contro l'Ossetia del Sud è un atto di assoluta gravità, in spregio alle norme del diritto internazionale e dell'umanità stessa. Sangue innocente di civili viene sparso in nome del diritto del più forte.
Il presidente georgiano Saakashvili non ha fatto mistero delle sue intenzioni. "Ristabilire l'ordine costituzionale".
Perchè ora? La scelta della guerra, contro quella del negoziato, non ammette scusanti e non ha giustificazioni. Grave il rischio di coinvolgere la Russia nel conflitto.
Come parlamentare europeo considero intollerabile che il presidente georgiano si rivolga alla propria nazione inalberando alle sue spalle il vessillo dell'Europa. Non ha alcun diritto di farlo. La Georgia non è Europa. Tanto meno lo è una guerra come questa, che infanga chi la fa.
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