sabato 20 settembre 2008

HIMALAYA: E AI SUPERSTITI ARRIVA IL CONTO DEI SOCCORSI

BOLZANO - "Noi paghiamo. Non vogliamo polemiche con nessuno. Soprattutto non vogliamo passare per quelli che usano i soldi dei contribuenti": è gentile ma ferma la voce di Manuela Nones. E' la moglie di Walther Nones che con Simon Kehrer a luglio era rimasto per 11 giorni sul Nanga Parbat. Nella spedizione morì Karl Unterkircher e loro si salvarono, portati a valle da un elicottero pakistano.
Ora per quel volo è arrivato il conto: 33 mila euro circa.
Il ministero degli esteri - riferisce il Corriere della Sera - rinvia tutto alle assicurazioni. Le quali sostengono di non poter coprire una scalata che doveva essere una prima assoluta. "Pagheremo noi - dice la signora Manuela per conto del marito e del suo compagno di scalata - perché è giusto chiudere tutta la vicenda. E' giusto anche per Karl. Lui non merita certo delle polemiche". Nel pomeriggio fonti del ministero sono state interpellate sulla vicenda hanno precisato che le spese relative al soccorso dei due alpinisti rientrano tra quelle usualmente coperte dalle compagnie assicurative, che seguono le procedure normalmente previste per l'erogazione delle somme sulla base della documentazione pervenuta.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_763413681.html

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