venerdì 28 novembre 2008

Mumbai, decine gli italiani coinvolti - Sette ancora prigionieri in albergo

MUMBAI - Sono decine gli italiani coinvolti negli attacchi coordinati con cui un commando di terroristi islamici ha colpito Mumbai, e nei quali hanno perso la vita quasi 130 persone (fra cui un connazionale) e oltre 300 sono rimaste ferite. Italiani che per ragioni diverse si trovavano negli alberghi colpiti dagli attentati, il Taj e l'Oberoi, e per i quali l'odissea non è ancora finita. Sette ancora prigionieri in albergo. Sette persone sono bloccate all'interno dell'hotel Oberoi, nascoste da oltre 24 ore nelle stanze mentre è in corso un blitz delle forze indiane per "bonificare" l'albergo e stanare due terroristi asserragliati all'interno. Fra gli italiani anche una donna, moglie del cuoco dell'Oberoi, con la figlia di pochi mesi. Stanno tutti bene, sono in contatto telefonico con il consolato a Mumbai, con l'Unità di crisi della Farnesina e con i parenti. Per due di loro però la situazione si fa insostenibile: Patrizio Amore, 64 anni, e Carmela Zappalà, 58 anni, sono intrappolati da ore in uno stanzino senza luce, acqua e cibo.
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http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/india-attentato/mumbai-italiani/mumbai-italiani.html

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