BOLOGNA - All'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna parte un progetto europeo per migliorare diagnosi e cure dell'osteoporosi. Si tratta di un nuovo modello computerizzato che sulla base di molteplici dati del paziente, e' in grado di calcolare il rischio frattura con un'attendibilita' dell'80-90% contro il 60% proposto dai modelli attuali; inoltre e' anche capace di valutare l'efficacia dei diversi trattamenti sul singolo paziente in modo da permettere al medico di personalizzare la cura e ottenere i migliori risultati. Il progetto - in sigla Vphop - ha ottenuto un finanziamento di 10 milioni di euro dalla Commisione europea e coinvolgera' 19 centri specialistici di tutta Europa. Nel 2007 le fratture ossee provocate dall'osteoporosi sono state circa quattro milioni e per curarle i paesi europei hanno speso oltre di 30 miliardi di euro. (Agr)
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