Nel leggere la relazione della Corte dei Conti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Rai per gli esercizi dal 2002 al 2007, c'e' da rimanere sconvolti (1) Sia per l'assenza di legalita' e trasparenza della tv di Stato, sia per la mancanza di approfondimento della stessa Corte. Vediamo alcuni punti:
1. La Rai non provvede a rendere pubblica la contabilita' separata per la gestione della parte relativa al servizio pubblico finanziato con il canone Rai. In altre parole, ne' la Corte ne' i contribuenti hanno la possibilita' di verificare come vengono utilizzati i soldi pubblici.Una curiosita': nella relazione di oltre 120 pagine, che in pochi si andranno a leggere, la Corte scrive "se la contabilita' separata venisse inclusa nel bilancio d’esercizio, cosìi'come dispone la citata disposizione di legge...". Nel comunicato stampa, la Corte smorza i toni: "se la contabilita' separata venisse inclusa nel bilancio d’esercizio, cosi' come sembra disporre la citata disposizione di legge...". Perche' questa variazione? La legge lo prevede, punto e basta. Forse non si vuole dire che la Rai viola la legge?
2. La Rai, nelle parole della Corte, denota "una scarsa propensione ... alla realizzazione di margini di reddito che siano sufficienti per la costituzione di un valore patrimoniale adeguato alle crescenti esigenze dell'impresa". Insomma, la Rai, per incapacita' gestionale, spende piu' di cio' che ha a disposizione, provocando i rituali buchi di bilancio che i contribuenti sono chiamati a ripianare.
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http://www.aduc.it/dyn/rai/comu.php?id=243192
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