Kabul, 16 feb. (Ap) - Una corte d'appello afgana ha confermato la pena di 20 anni di carcere inflitta a due traduttori del Corano, un atto per il quale i capi religiosi chiedevano la pena capitale. La giuria ha riconosciuto ieri che i due uomini sono colpevoli di aver modificato il Corano, un crimine passibile di morte. Tuttavia, i tre giudici hanno confermato la sentenza del primo tribunale, 20 ani di carcere. Il testo controverso è una traduzione in afgano del testo sacro dell'Islam, pubblicato senza a fianco la versione araba dei versetti. I musulmani considerano che il testo in arabo viene direttamente da Dio, e di conseguenza una traduzione non è il Corano. Una traduzione rischia di deformare o di pervertire le parole divine.
http://www.apcom.net/newsesteri/20090216_053001_361fe3e_56356.shtml
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