giovedì 12 febbraio 2009

Contractor atomico USA per le basi militari in Sicilia - di Antonio Mazzeo

In attesa che nella base di Sigonella cooperative ed imprese di costruzioni si spartiscano centinaia di milioni di euro per realizzare la più grande centrale spionistica che le forze armate statunitensi possiedono nel mondo, c’è chi si accontenta di gestire tutta una serie di “servizi” funzionali alle missioni di guerra in Africa, Caucaso e Golfo Persico. “Accontentarsi” è mero eufemismo, dato che si tratta di contratti per un valore complessivo di 16 milioni di dollari, che potrebbero diventare 96 se il Comando d’Ingegneria Navale della marina militare USA decidesse di prorogarne la durata sino al 2013.Ad accaparrarsi le commesse nell’avamposto militare destinato ad ospitare una decina di aerei spia, senza pilota, Euro e Global Hawk di US Air Force e Nato è stata il “Team Bos Sigonella”, un consorzio composto dalle italiane Gemmo Spa e LA.RA. e dalla statunitense Del-Jen Inc.. Il primo contratto, di durata annuale, è stato sottoscritto nel febbraio 2008; il secondo, lo scorso novembre. L’elenco dei lavori da eseguire è però pressoché identico: si va dall’“esecuzione, supervisione, trasporto di armamenti, materiali ed attrezzature necessarie ai servizi operativi e di supporto”, alla “gestione ed amministrazione dei servizi ambientali e di quelli denominati janitorial e al “controllo delle sostanze nocive, la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti”.Ma non è finita; al Team Bos Sigonella sono stati pure attribuiti i lavori di manutenzione delle aree interne alla base, la pulizia delle strade e i servizi di bus navetta per il personale militare e civile. L’ultimo paragrafo del protocollo stipulato dalla US Navy chiarisce infine che tutti i servizi saranno realizzati “a Sigonella e nelle installazioni siciliane collegate”, prime fra tutte il complesso portuale di Augusta (Siracusa) ove attraccano le portaerei e i sottomarini nucleari, la stazione di telecomunicazione di Niscemi (Caltanissetta) dove sta per sorgere il terminal terrestre del sistema satellitare MUOS e il “Pachino Target Range”, in località Marza (Ragusa), centro di supporto per le esercitazioni aeree e navali USA e Nato nel Mediterraneo centrale.Non è poco per un consorzio di recentissima costituzione e che certamente aspira a divenire il “number one” tra i contractor che operano nelle basi USA in Italia.
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http://www.antimafiaduemila.com/content/view/12924/48/

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