domenica 29 marzo 2009

Obama a Londra per il G20. In viaggio con 500 persone per una trasferta da 21,5 milioni di euro

Londra, 29 mar. (Adnkronos) - In arrivo la prossima settimana a Londra, dove incontrerà la regina Elisabetta prima di partecipare al G20, il presidente Usa Barack Obama avrà un seguito di circa 500 persone. A fare i conti del primo viaggio oltre Atlantico del presidente Usa è il tabloid britannico 'Mirror', spiegando che la trasferta del 'Circo volante' della Casa Bianca vale 20 milioni di sterline (21,5 milioni di euro) per la numerosa delegazione necessaria ad Obama, nome in codice 'Renegade', e alla 'first lady' Michelle, nome in codice 'Renaissance'.In particolare, si legge, l'angelo custode del presidente americano è Reggie Love, 1,85 centimetri di altezza, che Obama ha descritto come 'il fratello minore che non ho mai avuto". Assistente personale del presidente fin dalla prima ora, il 27enne Love raramente si allontana ed è sempre a portata di mano quando Obama ha bisogno di una penna, di una gomma da masticare per smettere di fumare, dello spazzolino da denti, di una pastiglia per rinfrescare l'alito o per schiarirsi la voce, di acqua, un sorso di te o di un'aspirina. Michelle Obama, dal canto suo, arriverà a Londra con otto persone del suo staff, compresi segretaria, ufficio stampa, e bodyguard personali. L'Unità medica della Casa Bianca (WHMU) che garantisce un'assistenza 24 ore su 24 a presidente e vicepresidente americani con il suo staff di chirurghi, infermieri e assistenti, è guidata dal capitano della Us Navy Jeff Kuhlman. Una squadra che si addestra ad affrontare le emergenze insieme agli agenti dei servizi segreti, si legge sul 'Mirror', e viaggia a bordo di una limousine 'civetta'. Ha l'ordine di evitare la 'kill zone' che circonda il presidente e custodisce una valigetta medica con le scorte di sangue del gruppo AB di Obama, lo stesso del presidente John F. Kennedy. Oltre 200 agenti dei servizi segreti partecipano a questo viaggio preparato nel corso di almeno tre sopralluoghi compiuti in precedenza. Il primo è stato una sorta di ricognizione del posto, il secondo una visita ai luoghi selezionati per la sosta di Obama, e il terzo, della settimana scorsa, è servito anche a testare la qualità dell'aria e valutare la presenza di pericolosi batteri. Come ha detto John Barletta, agente dei servizi ai tempi di Ronald Reagan, "se potessimo decidere noi, i servizi segreti metterebbero il presidente in un blocco di cemento e nessuno potrebbe vederlo o sentirlo".
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http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.3153813461

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