sabato 20 giugno 2009

L’ascesa del «re delle protesi» e l’invito in Sardegna

BARI — Il giorno in cui Berlusco­ni l’invitò a Villa Certosa, era quasi incredulo per l’emozione. Dalla Sar­degna chiamò gli amici: «Ma lo sai chi mi è successo? Vado stasera, poi ti racconto». E il giorno dopo de­scrisse le meraviglie della residenza estiva del premier, come un bambi­no appena tornato da Disneyland: la cena, le musiche, la bella gente, la visita del parco gui­data dal capo del go­verno in persona. È stato in quella sfarzosa serata del­l’agosto 2008 che la vita di Gianpaolo Tarantini è cambia­ta. Fino a un certo punto nella direzio­ne che voleva lui. Tanto che dal rapporto sempre più stretto col presidente del Consiglio (o che lui descriveva così) è discesa la decisione di lasciare Bari e l’im­presa che se non ne aveva fatto un nababbo di certo l’aveva arricchito, per trasferirsi a Roma e avventurar­si in una nuova quanto imprecisata attività. Gli ultimi successi sono sta­ti lavori ottenuti con la Protezione civile, poco tempo prima del con­gresso fondativo del Popolo della li­bertà che ha seguito da un posto as­segnato nelle prime file, subito die­tro i big del partito di governo. Poi sono arrivati gli interrogatori della escort Patrizia D’Addario, che davanti ai magistrati l’ha indicato come colui che l’ha fatta andare — dietro pagamento — a Palazzo Gra­zioli, al cospetto di Silvio Berlusco­ni, e la vita del trentaquattrenne im­prenditore è cambiata ancora. Sta­volta in direzione opposta a quella desiderata, ma sem­pre per via di quel­l’invito a Villa Certo­sa e di ciò che ne è seguito. Perché da quel momento a Ta­rantini è sembrato di poter scalare il cielo. Adesso a Bari tut­ti parlano del ragaz­zo cresciuto forse troppo in fretta e delle sue «relazioni sociali» coltiva­te in ogni direzione per guadagnare terreno, visibilità, crediti; apparire generoso e pieno di contatti giusti. C’è chi tradisce un po’ d’acredine e chi lo descrive in maniera bonaria, ma nessuno nega l’esuberanza e l’in­traprendenza del rampante piazzi­sta di protesi mediche, sbarcato a Roma per fondare la C. G. Consul­ting, dal variegato oggetto sociale: «Consulenza contabile e finanziaria, organizzazione di eventi, viaggi d’af­fari, ricevimenti, servizi di comuni­cazione », come riferito dal Sole 24 ore.
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http://www.corriere.it/politica/09_giugno_20/bianconi_b8561328-5d64-11de-99a3-00144f02aabc.shtml

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