martedì 28 luglio 2009

L’ipocrisia della lotta alla mafia

Se ne parla da quasi un secolo. E’ diventato quasi un sinonimo dell’Italia. Centinaia, ormai, i servitori dello Stato che si sono sacrificati per combatterla, bensapendo che è impossibile sconfiggerla perchè è lo Stato, o meglio i suoi governanti, che non lo vogliono.
Almeno un terzo dei seggi parlamentari ha una sua "quota azionaria" in varia misura collegata - e controllata ? - ad un elettorato che risponde a precisi dictat ben lontani dall’impegno civile.
Stupefacente la carriera di certi personaggi, inquisiti e pure condannati, che siedono in Parlamento e influenzano il dibattito poltico mentre un’altra società si ritrova a commemorare le vittime delle stragi di mafia che, furbescamente, ne riversa sullo .stato la responsabilità.
Anche quest’anno. Abbiamo ricordato, davvero in pochi, la strage di Via D’Amelio. Pochi erano i politici presenti per testimoniare, ed il bisogno non cessa mai, la volontà di debellare questa terribile malattia di tutta la nostra società.
Leggi tutto:

Nessun commento:

Posta un commento