giovedì 16 luglio 2009

«Questo Pd è la polizza-vita del premier - Ma al congresso vi farò una sorpresa»

«Se io fossi stato al posto loro...». Se fosse stato al posto loro? «Avrei detto: caro Grillo, lascia perdere, non possiamo tesserarti perché sono anni che ci prendi per il culo. Però se vieni al congresso sei un ospite gradito. Vieni e ci dici la tua. Sarebbe stata una risposta politica. Avrebbero fatto bella figura. Ma tirare in ballo il paragrafo tre dell'articolo nove! Quella non è una risposta politica: è burocrazia. Allora la politica non serve a niente. Basta un apparato con dei regolamenti. Boh...». Fallito l'assalto alla segreteria del Pd, Beppe Grillo affonda con appetito la forchetta in un piatto di gnocchetti sardi alla bottarga: «Perché ci ho provato? Perché mi fa rabbia vederli così...». «Glielo dico io perché», irrompe ridendo la moglie: «Beppe era in spiaggia, si annoiava, pensava e ripensava. Era una domenica. A un certo punto fa: quasi quasi mi candido a segretario dei democratici... Così è andata». Lui ride, e torna ad affondare la forchetta con l'allegria impiegata ad affondare il coltello nelle piaghe del Partito democratico.
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http://www.corriere.it/politica/09_luglio_16/stella_grillo_pd_2347ad74-71c7-11de-87a4-00144f02aabc.shtml

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