NEW YORK - "Chiamami Al" disse l'ex vice di Bill Clinton accogliendo in vestaglia la massaggiatrice con un abbraccio sospettosamente lungo. Mister Gore, che nel lussuoso Hotel Lucia di Portland, Oregon, si era fatto registrare sotto il falso nome "Mr. Stone", aveva appena ingollato una birra dopo aver arringato la platea del Teatro delle Nuvole "sul più importante imperativo morale del nostro tempo: la tutela dell'ambiente". E chi tutelerà la mia dignità perduta? si chiede adesso Molly Hagerty, 54 anni, svelando gli incredibili, piccanti particolari de presunto assalto sessuale di quello che lei definisce un "crazy sex poodle": che poi sarebbe - la traduzione è dell'Ansa - un "barboncino arrapato".Le accuse di violenza sessuale all'unico premio Oscar che abbia vinto un Nobel sarebbero rimaste lettera morta se il National Enquirer - il giornale scandalistico finito al Pulitzer per aver svelato il figlio segreto dell'ex candidato alla presidenza John Edwards - non avesse costretto la polizia a riaprire il caso già archiviato. La data dell'assalto incriminato è il 24 ottobre 2006 e sono le 10,30 di sera quando l'uomo beffato nella corsa alla casa Bianca da George W. Bush chiama quella massaggiatrice da 540 dollari. "Quelle mani, un po' più sotto per favore". La sventurata rispose: "Che cosa vuoi?". "E allora lui afferrò forte la mia mano destra, la spinse sotto le lenzuola fino al suo pube - le mie dita contro il suo pene
- e urlò: Questo!".
Continua ...
http://www.repubblica.it/esteri/2010/07/02/news/al_gore_guai-5322914/
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