giovedì 24 marzo 2011

Nicaragua, la prostituzione minorile dilaga E i clienti sono considerati benefattori

L'insopportabile mercato avviene circondato da una diffusa tolleranza, sia delle pubbliche autorità, che della gente. Ci sono due visioni contrapposte del diritto: da una parte il reato di abuso sessuale su bambine e bambini viene sancito, dall'altra però le vittime, non gli avventori, vengono considerate "viziose"

di VERONICA RANZA
MANAGUA - Il tema dello sfruttamento della prostituzione minorile venne alla ribalta negli anni Novanta per la tragicità delle condizioni in cui migliaia di bambine e bambini erano costretti a vivere e a mantenersi nei paesi del Sud Est Asiatico, principalmente in Thailandia. L'America Latina invece, nonostante studi indichino che il fenomeno sia presente già da tempo, solo recentemente ha iniziato ad essere considerata un centro importante della lotta contro lo sfruttamento della prostituzione dei minori. In particolare, in paesi come il Costa Rica e il Nicaragua, bambini, bambine e adolescenti sono facilmente oggetto di traffici oltre frontiera, venduti a turisti stranieri o costretti a vendere il proprio corpo, nella più totale indifferenza.
Tutto avviene sotto occhi inermi. A Managua un numero imprecisato di bambine, bambini e adolescenti, ogni giorno sono vittime dello sfruttamento e della vendita del loro corpo a scopo sessuale, sotto gli occhi inermi della popolazione e delle moltissime Ong che coraggiosamente combattono questa pratica. Il problema ha radici profonde nella cultura e nel machismo Nicaraguense, che vede le donne e i bambini, e ancor di più le bambine, come subordinati alla volontà e alla presenza dell'uomo, come fosse una sua proprietà. Una cultura che, alla stessa maniera, condanna e re-vittimizza le ragazze, le quali per necessità o sopravvivenza si trovano a dover vendere il loro corpo. Tutto ciò fa sì che l'impunità sia fortissima, non solo per i clienti, ma anche per chi favorisce la prostituzione, come proprietari di bar e night club.
Due visioni contrapposte. C'è una netta contrapposizione tra come il diritto internazionale affronta il tema dello sfruttamento sessuale di minori a fini commerciali, e come questo delitto è concepito in Nicaragua. Mentre il diritto riconosce che le bambine coinvolte in questo genere di attività sono vittime di abuso, e condanna chi trae profitto da quest'attività, in Nicaragua queste stesse bambine sono viste come poco di buono, che fanno questo mestiere non per necessità ma perché lo scelgono e lo desiderano. Al contempo, i loro clienti invece di venir perseguiti e condannati, sono guardati con gratitudine e rispetto e considerati persone buone e generose che aiutano delle povere ragazze e le loro famiglie.
Continua ...

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