mercoledì 8 giugno 2011

Ferrara fa la festa a Berlusconi: servi del Cav ma con le primarie

Giuliano Ferrara (Adnkronos)
Roma, 8 giu. - (Adnkronos) - L'ha ripetuto dal momento in cui si sono chiuse le urne per le amministrative: "il Paese si e' stufato dei monologhi" di Silvio Berlusconi, che percio' deve "cambiare passo", rimettersi in gioco con "una grande campagna che puo' dare un orizzonte politico, senza il quale non ci sara' un rilancio del governo". Funzionali a questa strategia sono "libere primarie generali a data ravvicinata, il primo e due ottobre, con un regolamento semplice" dove "i leader potenziali si mettano in gioco anche loro". Giuliano Ferrara riunisce al 'Capranica' la "libera adunata dei servi del Cav." - i direttori de 'Il Tempo', Mario Sechi; di 'Libero', Maurizio Belpietro; de 'Il Giornale', Alessandro Sallusti, insieme a Vittorio Feltri- perche' "la botta e' stata dura", ma il "grande outsider" della politica italiana, Silvio Berlusconi, battutto dagli "outsider" Giuliano Pisapia e Luigi De Magistris, deve tornare "a combattere".
Perche' il momento della successione, lo dicono all'unisono i politici che intervengono alla manifestazione, dai ministri Giancarlo Galan e Giorgia Meloni, da Daniela Santanche' ad Alessandra Mussolini, non e' ancora arrivato. "Finche' e' in campo -sottolinea Sechi- deve giocare e cambiare gioco", perche' "o Berlusconi cambia o gli elettori cambiano lui".

Se il presupposto e' questo, Belpietro non nasconde allora di essere "scettico" sulle primarie: avviarle, spiega, "certifica che e' iniziato il processo del dopo Berlusconi". Piuttosto, il premier "non deve raccontarci i problemi dell'Italia, deve tornare a far sognare il Paese, deve darci una soluzione", con la consapevolezza pero' che "se decidessimo di tagliare le tasse ci ritroveremmo come la Grecia".
Continua ...

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