giovedì 16 giugno 2011

Fonti riservate, ville di lusso e Rolex così si muoveva la "talpa" di Bisignani

Fonti riservate, ville di lusso e Rolex così si muoveva la "talpa" di Bisignani

Raccomandazioni, regali costosi e soffiate: dalle carte dell'inchiesta napoletana emerge in maniera sempre più inquietante il ruolo di Alfonso Papa, il deputato Pdl che i pm chiedono di poter arrestare .

ROMA - E' stato magistrato alla procura di Napoli, ma a un certo punto della sua carriera all'attività investigativa Alfonso Papa ha preferito anteporre quella sindacale e politica. Dopo essere stato eletto nella giunta dell'Associazione nazionale magistrati, l'attuale deputato del Pdl al centro dell'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il faccendiere Luigi Bisignani, con l'arrivo a via Arenula nel 2001 del leghista Roberto Castelli è stato nominato vicecapo di gabinetto del Guardasigilli. Venne sfiorato da un'inchiesta su alcune consulenze che coinvolse lo stesso ministro: ma Papa con il cambio di governo e l'arrivo di Clemente Mastella anziché essere sostituito in nome dello spoil system fu nominato alla direzione generale degli Affari civili. Ed è proprio questa lunga frequentazione e confidenza con i magistrati di mezza Italia - ma soprattutto con quelli della procura di Napoli - acquisita attraverso l'esperienza associativa prima e quella politica poi (è stato anche membro della Commissione Antimafia) ad averlo trasformato in un protagonista dell'inchiesta che sta facendo tremare il governo. Il suo ruolo, secondo quanto ha riferito Bisignani ai pm napoletani, era quello di "talpa". Spiega il manager durante un interrogatorio: "Mi chiedete se io informassi Letta delle notizie e delle informazioni riservate di matrice giudiziaria comunicatemi da Papa. A tal riguardo vi dico - dichiara Bisignani - che sicuramente parlavo e informavo il dottor Letta delle informazioni comunicatemi e partecipatemi dal Papa e in particolare di tutte le vicende che potevano riguardarlo direttamente o indirettamente, come la vicenda riguardante il Verdini (Denis Verdini), come la vicenda inerente al procedimento che riguardava lui stesso (e cioè il Letta) e il Chiorazzo e come, da ultimo, la vicenda inerente al presente procedimento".
Continua ...

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