venerdì 22 luglio 2011

Il Senatur, si spezza l'incantesimo del capo


A causa di assenze e malanni finisce l'incantesimo del capo, anche se Bossi rimane il totem della Lega. Il leader operato di cataratta diserta la Camera e la riunione del Consiglio dei ministri. È difficile oggi far finta che le condizioni del leader non abbiano effetti politici. Tutto andava bene finché si vinceva, ma la sconfitta elettorale ha sollevato il velo

di FILIPPO CECCARELLIDisturbo tipico della senescenza, la cataratta procura al paziente un offuscamento visivo globale. Ma questa fastidiosa nebbia, questa incapacità di mettere a fuoco non spiega solo perché ieri Bossi era assente alla Camera, così come oggi mancherà al Consiglio dei ministri essendosi appunto operato di cataratta, ma sul piano politico fa anche pensare che da un po' di tempo il Senatùr vede male, si muove peggio, non ne azzecca una e la Lega in subbuglio gli sta scappando di mano.
Quando si dice che tra il corpo dei leader carismatici e lo stato di salute dei "loro" partiti esiste in era spettacolare un rapporto molto forte, di solito i potenti alzano le spalle liquidando queste storie come fumisterie da intellettuali. Trattandosi di Bossi è lecito aspettarsi anche qualche verso o gestaccio. Eppure proprio lui è un caso di scuola; e con tutto che l'argomento è umanamente delicato, che Bossi resta il padre, l'icona, il totem del movimento, e che nella Lega non tollerano che si scherzi su queste vicende (proprio l'altro giorno il viceministro Castelli ha definito "vomitevole" una striscia satirica di Stefano Disegni sul Fatto), ecco, cataratta o non cataratta fuori e dentro la Lega è sempre più difficile far finta che la condizione fisica di Bossi non abbia oggi serie conseguenze politiche.
Ieri no, non le aveva. Anzi, per certi versi fino a non molto tempo fa sembrava addirittura che la malattia e i suoi visibili effetti, la voce roca, il volto segnato, i movimenti difficoltosi, quei cazzottoni scherzosi assestati a chiunque gli veniva a tiro avessero conferito al vecchio combattente un sovrappiù di autorità. Ma anche su questo la sconfitta elettorale ha come sollevato un velo; mentre l'assenza in un giorno determinante, preceduta oltretutto da un profluvio di dichiarazioni contraddittorie sull'arresto di Papa, ha messo per la prima volta la faccenda su un altro piano, per molti aspetti potenzialmente risolutivo.
Continua ...
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