venerdì 22 luglio 2011

Le macerie del Cavaliere

di ALDO SCHIAVONEFino a quando potrà andare avanti così? E cosa ancora ci toccherà di vedere prima che cali il sipario su una situazione non più sostenibile? E' l'intero Paese a chiederselo, in questa estate di paure e di veleni. Berlusconi e, ogni giorno di più, Bossi con lui  -  votati allo stesso destino  -  sono ormai un ostacolo da rimuovere. Dopo quasi vent'anni di interminabile transizione, la nostra vita pubblica è a questo punto. Perché a null'altro ormai s'è ridotta la leadership che una volta aveva saputo conquistare un popolo (quello stesso che chiamava "gente" - una parola vergognosa, che dovremo dimenticare in fretta).
Non altro è diventata che un grumo di macerie e di potere, un impasto denso di seduzione finita e di ostinazione che resiste, senza più rapporto con la realtà del Paese: frantumi di sogni non realizzati e pratiche contagiose di scostumatezza, di dismisura e di arroganza. Null'altro è ormai se non specie di tappo - potremmo davvero chiamarlo il fattore T - che comprime e soffoca un'Italia a rischio e in pericolo. La stessa destra lo sa, ormai, e lo capisce la base leghista: che sente d'essere ostaggio in una partita non sua.
Ma da dove viene un simile stallo, questa fine che non smette mai di finire? La verità è che l'Italia sta scontando la dissoluzione di una tenace lusinga, il dissolversi di un'illusione che ora stiamo capendo quanto micidiale - la fiducia nel "miracolo" berlusconiano - trasformatasi sotto i suoi occhi in un cumulo soffocante di detriti. In questi mesi, appena velata dall'onda delle celebrazioni unitarie, l'idea che il Paese abbia imboccato una irreversibile via di declino ha conquistato consensi sempre più vasti - talvolta persino inattesi. Si tratta, purtroppo, di una percezione per nulla infondata, che poggia su elementi al di là della stessa crisi economica, che pure sta assumendo sempre di più i tratti di una vera e propria svolta d'epoca.
Quando però si passa dalla constatazione della gravità dei fatti alla ricerca delle cause della nostra difficoltà, molti giudizi si fanno elusivi, e aggirano una questione di fondo: il peso determinante del berlusconismo nel declino italiano; il ruolo che esso ha ricoperto, in quasi un ventennio, nel portarci dove oggi siamo: e cioè, precisamente sull'orlo del baratro. 

Continua ...
http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/opinioni/2011/07/22/news/le_macerie_del_cavaliere-19442795/

Nessun commento:

Posta un commento