martedì 19 luglio 2011

La dittatura costa meno della Casta


Dopo due finanziarie pesantissime, con la disoccupazione giovanile al 30% e una situazione economica critica per quasi tutti il clima anti Casta è la cosa più comprensibile, e ovvia, del mondo. Il governo e la maggioranza del Pdl hanno mostrato tutti i loro limiti non tagliando praticamente nessun costo della politica. Il pasticcio del Pd sulle Province ha fatto il resto, e SpiderTruman è diventato in due giorni il Julian Assange all’amatriciana.
Alcuni commenti che si leggono sulla sua pagina Facebok sono però terrificanti. C’è perfino chi è riuscito a scrivere che la casta dei politici italiani sia peggio dei nazisti. L’esasperazione è comprensibile, però paragonare il genocidio di un popolo alla telefonate a tariffa agevola, cosa che hanno molti dipendenti aziendali di fascia medio alta, è tanto assurdo quanto sbagliato.
La dittatura sicuramente costa meno della democrazia, che in Italia presenta più di una degenerazione. Mai i privilegi dei parlamentari non sono neanche gli aspetti peggiori di un Paese dove la criminalità organizzata controlla buona fetta dell’economia, per fare un esempio tanto facile quanto negativo. Il vuoto creato dalla distruzione dei partiti tradizionali, avvenuta ai tempi di Tangentopoli, è stato colmata da movimenti personali di satrapi affamati che certo non hanno migliorato la situazione. Dopo Craxi è arrivato Berlusconi, e pensando che i problemi dell’Italia siano solo i troppi e talvolta inaccettabili privilegi dei parlamentari il dopo Silvio potrà essere un incubo peggiore della tragica realtà che già stiamo vivendo.

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