domenica 31 luglio 2011

Siria, carri armati a Hama: un massacro Cannonate sui civili, almeno 100 morti


Carri armati nel centro di Hama (fermo immagine da Al Arabiya)
AMMAN - «Qui è un massacro, bisogna fermarlo, ci sono oltre 100 morti». Lo ha ha riferito un testimone ad Hama contattato telefonicamente. La città è sotto assedio e «da questa mattina alle sei sono cominciati gli spari». Tra le vittime, secondo il racconto, ci sono donne e bambini.

È salito ad almeno 100 il numero provvisorio dei civili uccisi nella città siriana di Hama, attaccata all'alba da carri armati, che avanzano da quattro direzioni sparando con i cannoni e con le mitragliatrici. Lo dicono fonti mediche e residenti.Le fonti dicono che le granate sparate dai tank dell'esercito piovono su e attorno alla città a un ritmo di almeno quattro al minuto.

«L'esercito e le forze di sicurezza, che hanno fatto irruzione questa mattina ad Hama, hanno aperto il fuoco su civili uccidendone 100 e facendo decine di feriti», ha detto Abdel Rahmane, presisente dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, citando fonti mediche sul posto. Il regime siriano tenta da diverse settimane di soffocare la protesta che ad Hama, 210 chilometri a nord di Damasco, ha visto uno dei suoi centri più attivi con fino a 55mila persone scese in piazza, sottolinea Rahmane.

Hama è tra l'altro una città simbolo della lotta contro il regime in Siria da quando, nel 1982, la durissima repressione di una rivolta ispirata dal movimento dei fratelli musulmani -bandito nel Paese- contro l'allora presidente Hafez al-Assad, padre di Bashar, provocò la morte di 20mila persone.

Acqua ed elettricità verso i principali quartieri di Hama sono stati tagliati: una tattica, questa, abitualmente usata dai militari nelle operazioni di repressione. Un medico che non ha voluto essere identificato ha detto di aver visto almeno 19 cadaveri e altre decine di persone ferite solo nell'ospedale Badr, mentre nell'ospedale Al-Horani vi sarebbero almeno tre corpi e due all'Hikmeh. Ma diversi corpi, dice la fonte, «giacciono abbandonati nelle strade» e che cecchini si stanno appostando sui tetti dell'edificio della compagnia elettrica e della prigione. 
Continua ...

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