venerdì 5 agosto 2011

Giovanardi, la Madonna e i giornalisti cattivi



Il sottosegretario se la prende con la stampa che irride il viaggio religioso del Parlamento, strumento di pace che ci salverà tutti
Giornali irrispettosi. Giornalisti giornalai. Che non hanno pudore, proprio, e per vendere due copie in più arrivano finanche a strumentalizzare i percorsi di fede dei parlamentari che, dopo essersi ammazzati di lavoro tutto l’anno, avranno ben il diritto di spendere le loro vacanze come vogliono (coi loro soldi, assicurano).
GIOVANARDI ATTACCA I GIORNALISTI – E così Carlo Giovanardi, in occasione della tradizionale celebrazione della Madonna della Neve non perde occasione per tirare una frecciatina piccata a tutti i miscredenti che hanno riso sulla storia del pellegrinaggio di regime: “Sul monte Cimone nel tradizionale pellegrinaggio della Madonna della Neve, per fortuna non si e’ evocato San Mercato, ma con lo sguardo rivolto verso l’alto e verso i compagni di salita, si è rinnovato quel senso di solidarietà e di amicizia che può salvare il paese.
BUGIARDI E ROZZI!! – E’ doveroso sottolinearlo – aggiunge- nei giorni in cui una parte del giornalismo italiano ha scritto una delle pagine piu’ vergognose della nostra storia, ironizzando in maniera bugiarda, greve e grossolanamente offensiva sui parlamentari che intendono utilizzare una parte delle loro vacanze per partecipare ad un percorso di fede”. Sarà stata l’atmosfera sacrale ad ispirarlo? La celebrazione del miracolo della Madonna della Neve, in effetti, è una tradizione romana dalla notte dei tempi che conserva tutto il suo potere simbolico: era il 5 agosto dell’anno 352 quando si racconta che nevico’ sul Colle Esquilino. L’allora Papa Liberio e il patrizio Giovanni avevano avuto entrambi in sogno la Madonna che gli chiedeva la costruzione di una nuova chiesa e fu sull’Esquilino eccezionalmente coperto di neve ad agosto che si decise di far sorgere la chiesa che e’ diventata poi la Basilica di Santa Maria Maggiore.
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