giovedì 22 settembre 2011

R.E.M. si sciolgono: "La fine dell’adolescenza"

I R.E.M. si sciolgono e il mondo rimane attonito. E’ di ieri la notizia che il gruppo, unito da 31 anni di carriera e 15 album si divide concludendo il loro sodalizio.

L’annuncio viene dato sul loro sito intenet ufficiale con queste parole "To our Fans and Friends: As R.E.M., and as lifelong friends and co-conspirators, we have decided to call it a day as a band. We walk away with a great sense of gratitude, of finality, and of astonishment at all we have accomplished. To anyone who ever felt touched by our music, our deepest thanks for listening." R.E.M.

Così la stampa internazionale si scatena, passando in rassegna la carriera musicale della band e ammettendo la fine di un'era per la musica rock.
La famosissima rivista di musica Rolling Stone dedica un ampio commento all’avvenimento dando spazio a quello che sembra voler essere il principale messaggio del gruppo: non ci sono stati litigi o disaccordi alla base della loro decisione. Infatti Mills, il bassista, afferma che la band ha chiuso la loro collaborazione in ottimi rapporti "We feel kind of like pioneers in this. There's no disharmony here, no falling-outs, no lawyers squaring-off. We've made this decision together, amicably and with each other's best interests at heart. The time just feels right.".
Tra le righe si lascia, però, intravedere qualche altra possibile ragione dietro lo scioglimento. Ethan Kaplan, titolare della comunità dei fan dei R.E.M. Murmurs ed ex Vice Presidente Senior della Emerging Technology alla Warner Bros, avrebbe detto al giornalista della rivista che ci potrebbe essere qualche altro motivo dietro questa drastica decisione della band. "Se ci pensi hanno passato molti momenti burrascosi operando sempre secondo la propria volontà. La Warner Bros. ha effettuato vari cambiamenti a partire dallo scorso settembre, credo abbiano chiesto alla band di fare un nuovo disco, cosa che, ora, era fuori dalle loro volontà. Posso capire che, dopo tanto anni di duro lavoro, ritornare indietro ad esser pagati da un etichetta per "far soldi", in un'industria così terribile, fosse anche troppo". (If you remember, they weathered a lot of storms in this business, and have always operated on their own terms. [Warner Bros.] changed starting last September, and I think the demands on a band now to get a record out were more than they might have wanted to commit. I can understand that after how hard they worked for how long, the thought of going back to 'paying dues' with new label staff, in a very weird industry, was too much)
CONTINUA ...

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