martedì 18 ottobre 2011

I "neri", Tartaglia e i vaneggiamenti del povero Silvio

Una verità emerge, con cristallina chiarezza, da quanto è avvenuto sabato a Roma: che le uniche forze politiche a cui abbiano giovato quegli atti di violenza sono quelle che sostengono il governo.

Le loro reazioni, il tentativo di confondere le acque facendo di indignati e "neri" la stessa cosa, i vaneggiamenti a proposito di supposti cattivi maestri, ricordano da vicinissimo quel che accadde neldicembre 2009, quando Massimo Tartaglia, uno squilibrato, lanciò una statuetta ricordo del Duomo di Milano contro Silvio Berlusconi ferendolo al volto.

Per qualche giorno, proprio in un momento di gravissima crisi dell'esecutivo, l'attenzione del Paese fu distolta dalla politica per essere indirizzata verso un episodio che con la politica non c'entrava nulla.

E di ragioni per usare i black-bloc come armi di distrazione di massa, ve ne sono più di quelle che, allora, portarono alcune delle menti più brillanti del centro destra a dipingere Tartaglia come il braccio armato diRosy Bindi.

Il Governo gode ormai della fiducia di una minoranza sempre più ristretta d’italiani, mentre la maggioranza parlamentare che lo sosteneva è solo un ricordo.

Silvio Berlusconi per governare deve ricorrere continuamente al voto di fiducia e, per incassarlo, deve sborsare compensi sempre più elevati e in tempi brevissimi.

Solo una è la spiegazione della decisione di offrire, senza neppure lasciar passare qualche settimana per salvare le apparenze, quattro strapuntini ministeriali a chi ha puntellato la maggioranza nel voto sulRendiconto Generale dello Stato: anche per i parlamentari di bassa forza, Silvio Berlusconi è un uomo politico che rischia il default.

Un uomo senza credito a cui offrono aiuto solo in cambio di interessi altissimi che il poveretto deve iniziare a pagare immediatamente.

Un indegno mercimonio, ormai alla luce del sole, che rende ancor più comica l’uscita di Alfano che ha accusato Fini di aver provocato “un vulnus grave” alla Democrazia, dicendo, oddio che scandalo, che ilMinistro Romano, inquisito per mafia e sulle cui “frequentazioni” continuano ad emergere prove, dovrebbe fare “un passo indietro”.

Continua ...

http://www.agoravox.it/I-neri-Tartaglia-e-i-vaneggiamenti.html

Nessun commento:

Posta un commento