martedì 18 ottobre 2011

I ragazzini che si prostituiscono in strada a Milano: ecco chi sono e perché lo fanno

La storia di Alessandro, 19 anni: arrivato

dalla Romania con il sogno

della moda e finito sui marciapiedi.

MILANO - Alessandro con i suoi diciannove anni appena compiuti è il ragazzo più giovane di quelli che si prostituiscono nella zona intorno a Piazza Trento di Milano. «Con questo lavoro puoi campare al massimo fino ai venticinque, ventotto anni» dice mentre osserva le macchine che passano e ripassano a passo d’uomo. «I clienti cercano solo ragazzi giovani e la prima cosa che ti dicono, abbassando il finestrino, è: quanti anni hai? Io rispondo sempre che ne ho diciotto, pur avendone uno di più, perché so bene quanto li eccita». DALLA ROMANIA ALLA STRADA - Questo ragazzino fragile e timido arrivato dalla Romania quattro mesi fa, dopo che alcuni amici gli avevano raccontato che a Milano prostituendosi si poteva guadagnare bene, ora appartiene al folto gruppo dei ragazzi che si vendono in strada. Sono decine se non centinaia disseminati in diverse zone della città. Si va dagli stranieri ai tanti italiani, che lentamente abbandonano le strade per tentare il salto di qualità che li porta ad affittare un appartamento, mettere le foto su uno dei tanti siti internet che offrono sesso a pagamento, e attendere che squilli il cellulare. LE ZONE - Piazza Trento, l’Ortomercato e il Parco Nord sono solo alcune delle aree che di notte si riempiono di ragazzini vestiti all’ultima moda che a prima vista, possono essere scambiati per liceali che tirano a fare le ore piccole. La clientela, come racconta Alessandro, è composta da cinquantenni sposati e con figli della sua stessa età. O da tantissimi ragazzi ricchi e annoiati. Quasi tutti fanno uso di cocaina. «Vogliono che pure io tiri di coca - dice Alessandro - ma a me non piace perché mi deprime ancora di più». Quando una macchina di lusso abbassa l’andatura in una di queste zone, i ragazzi che si prostituiscono spuntano all’improvviso come i funghi. Come molti di loro anche Alessandro - nome di fantasia - è arrivato a Milano inseguendo lo stesso sogno, quello di entrare a far parte del mondo della moda. Una volta finiti i risparmi o abbandonati da rappresentanti senza scrupoli, il passo dai salotti ai marciapiedi è breve. Anche lui è riuscito a comprarsi i jeans di Armani e quando può manda soldi a casa. Pure lui ha messo su un sito internet le sue foto, in cui il suo corpo smilzo e il suo candido sorriso stonano con le immagini degli altri “escort”, che possiedono fisici scolpiti in palestra e visi maliziosi.
Continua ...

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