giovedì 20 ottobre 2011

Scuola, partono gli accorpamenti e colpiranno soprattutto il Sud

Con la manovra di luglio scatta il dimensionamento "forzoso": i circoli didattici, con classi di medie ed elementari, saranno unificati per arrivare a plessi di almeno mille alunni e risparmiare 2.600 stipendi da dirigente e direttore amministrativo. I tagli riguarderanno in particolare Calabria, Campania, Sicilia e Puglia di SALVO INTRAVAIA

Il dimensionamento scolastico "forzoso", imposto dal governo alle regioni, colpirà quasi esclusivamente il Sud. E ancora una volta, saranno le regioni meridionali a pagare il prezzo più salato alle decisioni di finanza pubblica predisposte dall'esecutivo. Dopo il megataglio 133 mila posti, metà dei quali a carico delle regioni meridionali, è la volta degli accorpamenti tra scuole medie e scuole elementari, che serviranno a fare risparmiare alla collettività 2.600 stipendi di dirigente scolastico e direttore dei servizi amministrativi: gli ex segretari. La disposizione è contenuta nella Finanziaria da 47 miliardi varata a luglio. Secondo la norma, dall'anno scolastico 2012/2013 le scuole elementari e medie autonome dovranno fare posto a istituti comprensivi con almeno mille alunni. I circoli didattici, con classi di scuola elementare e di materna, e le scuole secondarie di primo grado verranno smembrati e i plessi riaccorpati in modo da formare istituti comprensivi - di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado - con più di mille alunni. Gli addetti ai lavori avevano subito calcolato il "risparmio" in oltre mille istituzioni scolastiche. Ma finora nessuno è stato in grado di stabilire a carico di quali regioni.
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