giovedì 20 ottobre 2011

La Ue commissaria i paesi sotto procedura "Manovre a Bruxelles prima che al parlamento"

Dal summit dell'Unione la richiesta di ulteriori sforzi per consolidare i conti. "Entrata in vigore Fondo salva stati sarà anticipata"

BRUXELLES - Bruxelles potrà esaminare, prima dei parlamenti nazionali, le manovre finanziarie dei paesi euro sotto procedura per deficit eccessivo e potrà fare rilievi e proporre modifiche da rendere effettive nel corso dell'anno. E' quanto stabilisce la bozza di conclusioni stilata dal summit Unione Europea secondo quanto anticipa l'agenzia Ansa. Ai paesi "sotto la tensione della crisi dei debiti" la Ue chiede inoltre "uno sforzo in più" per il consolidamento dei conti. Nella bozza si legge poi che Bruxelles "accoglie con favore gli impegni presi da Italia e Spagna". Quanto al ruolo del fondo salva-Stati (Efsf) e sugli aiuti e l'aumento delle perdite dei privati che partecipano al secondo piano salva-Grecia, dovrà decidere l'Eurogruppo; mentre sulla ricapitalizzazione delle banche la scelta spetta all'Ecofin. L'Unione europea inoltre anticiperà al "prima possibile" l'entrata in vigore del fondo salva-Stati permanente (Esm), previsto per il 2013, e dà mandato ai ministri dell'Economia di finalizzare la decisione entro fine novembre. Secondo anticipazioni circolate oggi a Bruxelles, nella bozza preparata per il vertice di domenica c'è anche l'ipotesi che il fondo di salvataggio 'Efsf' potrà concedere dei "prestiti preventivi" fra il 2 e il 10% del Pil ai Paesi dell'area euro "prima che questi trovino difficoltà a finanziarsi" sui mercati del debito. Altra importante anticipazione sulle strategie contro la crisi dei debiti sovrani arriva oggi dal Financial Times che pubblica i contenuti del rapporto della Troika (Bce, il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) e ommissione europea sulla situazione della Grecia. Atene, si legge a conferma di quanto già scritto da Repubblica, 1 può incassare la sesta ed ultima tranche da otto miliardi di euro del primo pacchetto di aiuti, ma la situazione finanziaria del paese sta peggiorando così rapidamente che il secondo salvataggio messo a punto dalla comunità internazionale appena tre mesi fa non sarà sufficiente a tenerla a galla. "L'andamento dei conti resta estremamente preoccupante", recita il rapporto della Troika. "Rispetto alle prospettive di alcuni mesi fa, la sostenibilità del debito è peggiorata notevolmente a causa dei ritardi nella ripresa economica, nel consolidamento fiscale e nel piano di privatizzazioni, oltre che nella ricapitalizzazione delle banche". Il dossier della Troika non quantifica, tuttavia, a quanto ammonta il nuovo buco di bilancio, ma sottolinea che il peggioramento del quadro finanziario di Atene è dovuto "alla recessione globale" ed anche "alle incertezze politiche in Grecia, alle proteste, scioperi e manifestazioni di massa che stanno pesando sulla domanda interna". Infine, il rapporto riconosce che il programma di privatizzazioni da 50 miliardi di euro è ormai "slittato, almeno di un trimestre", ma l'obiettivo di incassare i 50 miliardi entro il 2015 "potrebbe essere ancora raggiunto". Il dossier della Troika verrà presentato ufficialmente domani.

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