lunedì 17 ottobre 2011

Tagli alla sicurezza, domani in piazza gli indignati della polizia

La denuncia: “Terminati i fondi per pagare straordinari e carburante Sistema al collasso” Mobilitazione davanti a Camera e Senato e in decine di città per chiedere aiuto ai cittadini

CARLO DI FOGGIA

Nessuna violenza ma la rabbia quella si, e tanta. Mentre ancora non si placano le polemiche sugli scontri di sabato scorso, domani si replica. Di nuovo in piazza ma questa volta gli indignati portano la divisa. Chi si troverà a passare vicino ai palazzi del potere (palazzo Chigi, Camera e Senato) e nelle principali piazze delle città italiane potrebbe assistere ad una scena surreale: poliziotti che chiedono ai passanti un’offerta per pagare la benzina, “perché - come spiegano dal Siulp, il sindacato unitario degli agenti di polizia - solo così potremo continuare a far camminare le volanti”. Una situazione - quella descritta dalle sigle (molte) che domani manifesteranno tutta la loro rabbia - al limite della sostenibilità. ''Questo esecutivo - sintetizza il segretario del Sap Nicola Tanzi - ha lavorato soltanto sulla sicurezza percepita ma si è dimenticato quella reale, che è poi quella che interessa i cittadini'' spendendo milioni di euro per ‘pagliacciate’ come la mini naja e le passeggiate cittadine dei poliziotti per accompagnare i militari”. Agenti, guardie penitenziarie, vigili del fuoco e forestali porteranno in piazza dei bidoni di benzina per lanciare una provocazione: un fac simile di un'obbligazione ''per la sicurezza, la legalità e lo sviluppo di questo paese'' da consegnare ai cittadini che effettueranno una donazione sul fondo assistenza del ministero dell'Interno, finalizzata all'acquisto di carburante. Chi ha assistito agli scontri di sabato ha potuto constatare un malessere crescente tra le forze di polizia impegnate su più fronti, dalla tutela dell’ordine pubblico alla rivendicazione di maggiori risorse. Due facce della stessa medaglia che sono emerse con evidenza durante i disordini, con gli agenti in difficoltà soprattutto per l’esiguo numero di unità e mezzi a disposizione.

Continua ...

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/425266/

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