martedì 29 novembre 2011

“Silvio rispolvera minaccia comunista”


Il New York Times critica le ultime dichiarazioni di Berlusconi
“La criticità della situazione finanziaria del paese lo ha costretto a lasciare la carica, ma Silvio Berlusconi non è ancora andato via. Domenica, il primo ministro deposto è tornato in pubblico” e – domanda il giornale – cosa pensate che abbia detto? La risposta è lineare, e impietosa: da Berlusconi non abbiamo sentito, scrive, “nessun mi dispiace, nessun rimorso e, senza dubbio, nulla di costruttivo. L’ex premier sembra non aver capito”. Ancora una volta, invece, l’ex premier è tornato a evocare “la minaccia comunista”. Queste le parole di Frank Bruni, opinionista del New York Times.
LO STUPORE STATUNITENSE - “La minaccia comunista! Questo – prosegue il quotidiano – è stato il bersaglio che Berlusconi ha usato per tutta la sua carriera politica e con un successo che ha dello scioccante, considerato che si tratta di qualcosa che non ha nulla a che fare con la situazione attuale dell’italia”. Nella versione Berlusconi degli ultimi 17 anni di storia italiana non c’è un paese che ha sofferto della sua apparente leadership e dell’oligarchia solipsistica imposta. L’Italia è invece un paese salvato dalla “minaccia rossa” da un cavaliere in “armatura arancione”, ovvero il colore che risulta dal sole e dal fondotinta di cui era solito coprirsi il volto. Mentre la maggior parte dei leader europei veniva schiacciato dalla crisi del debito del continente, Berlusconi era quello maggiormente esposto alla luce dei riflettori per il conflitto di interesse sui media, per i processi penali che lo coinvolgono e per la sua mancanza di guida reale alla situazione del paese.
Continua ...

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