martedì 6 dicembre 2011

Chi controlla il controllore?


Chi c’è dietro le agenzie di rating che decidono la sorte degli Stati
Uno spettro si aggira per il mondo: lo spettro del giudizio. Il giudizio delle agenzie di rating, gli istituti di analisi dei conti di aziende, paesi sovrani, che colpisce in maniera implacabile i giganti e i piccoli attori del palco finanziario mondiale, è lo spauracchio di tutti: se Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch parlano, il mondo trema. E trema perché basta uno dei temuti downgrade, i ribassi dell’indice di credibilità che le agenzie assegnano ai paesi, per far muovere miliardi e miliardi sui mercati finanziari. Le agenzie di rating questo fanno: giudicano. Forniscono un parere che vuole essere massimamente autorevole per gli operatori finanziari: qui puoi andare, qui è meglio che lasci perdere, qui vendi di corsa che finisci rovinato.
DOWNGRADE MULTIPLI – Il giudizio di una delle tre sorelle del rating mondiale conta, e come: recentemente Standard & Poor’s ha fatto intendere che se la situazione europea non cambierà, nel Vecchio Continente saranno possibili bancarotte a catena. Proprio mentre scriviamo, la prima delle tre agenzie di rating ha messo “sotto osservazione” i conti pubblici di 15 paesi europei; il che sta a dire che il loro rating potrebbe essere a breve modificato.
Secondo Bloomberg i paesi dell’Eurozona sono sotto osservazione per un possibile downgrade del rating del loro debito a partire da oggi. Il credit watch negativo è un preludio all’abbassamento del rating. Standard & Poor’s mette sotto osservazione in particolare i rating di Germania e Francia, che rischiano la tripla A. Sotto la lente dell’agenzia internazionale anche il rating dell’Italia. Standard & Poor’s probabilmente rilascerà una dichiarazione in merito dopo la campanella di chiusura di Wall Street alle 4 di pomeriggio, ora americana. Mentre il downgrade dei paesi in possesso al momento della tripla A potrebbe avere un impatto molto forte su come i leader dell’Unione Europea possano affontare la crisi, un downgrade generale potrebbe mettere a durissima prova i tentativi di ripresa dell’eurozona. Questo potrebbe modificare l’attitudine dei leader nel risolvere la crisi, specie i più recalcitranti.La Germania potrebbe perdere due ‘scalini’ del suo attuale rating.
Continua ...
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