domenica 22 gennaio 2012

Dopo quasi tre anni le macerie dell'Aquila attendono gli escavatori donati dalla Fiat


Misteriosamente spariti sei mezzi donati alla Protezione civile

L'AQUILA - Sei mezzi per lo sgombero e la rimozione delle macerie, donati dalla Fiat alla Protezione civile a maggio del 2009, non sono mai arrivati a l’Aquila o nei territori colpiti dal terremoto. E nessuno sa ufficialmente dove si siano fermati (o siano stati “temporaneamente” parcheggiati) nel tragitto che da Torino li doveva portare in Abruzzo. Di questi mezzi per il movimento terra (un escavatore cingolato, un escavatore gommato, un miniescavatore, una pala gommata, una minipala compatta e un sollevatore telescopico, valore totale circa 860 mila euro) si sarebbe forse persa memoria se non fosse arrivata la denuncia del Conapo (il sindacato dei vigili del fuoco) dell'Aquila che, in una lettera indirizzata al responsabile di Case construction equipment (l’azienda del gruppo Fiat che ha donato le macchine) e inviata per conoscenza alla Protezione civile, al commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi e allo stesso Dipartimento nazionale dei vigili del fuoco, lamenta il mancato perfezionamento dell’operazione.
Una delle immagini dei mezzi scattata con un telefoninoUna delle immagini dei mezzi scattata con un telefonino
MEZZI MAI ARRIVATI - «Le macchine operatrici che Case ha così generosamente donato, e che tanto sarebbero utili ai vigili del fuoco – scrive il segretario provinciale del Conapo, Elio D’Annibale -, non sono mai giunte nei territori colpiti dal sisma e non abbiamo, quindi, mai avuto il piacere di vederle all'opera. Ci chiediamo che fine abbiano fatto questi mezzi, in quale autorimessa sono desolatamente parcheggiati o quale uso se ne sia fatto». D’Annibale avanza l’ipotesi che i mezzi non siano arrivati perché il Dipartimento della Protezione Civile, responsabile del coordinamento dei soccorsi e dell'assistenza alla popolazione durante i mesi immediatamente successivi all'evento sismico del 6 aprile 2009, oltre a non essere mai stato impiegato nelle operazioni di demolizione edifici e smaltimento macerie, ha lasciato il cosiddetto "cratere sismico" a decorrere dal 1° febbraio 2010, data in cui il presidente della Regione Abruzzo ha assunto l’incarico di commissario per la ricostruzione.
Continua ...

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