venerdì 20 gennaio 2012

Falsi certificati sanitari per scarcerare boss: sei arresti a Reggio Calabria, anche medici

Reggio Calabria, 20 gen. (Adnkronos/Ign) - Avrebbero rilasciato certificazioni sanitarie che attestavano falsamente l'incompatibilità del regime carcerario del boss Giuseppe Pelle di San Luca. A finire in carcere questa mattina sono sei indagati che devono rispondere del reato di concorso in falsa attestazione in atti destinati all'autorità giudiziaria e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, aggravati dalle finalità mafiose. Tra loro due medici e un avvocato, oltre alla moglie e al figlio del boss Giuseppe Pelle.
I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno indagato i rapporti tra la cosca Pelle di San Luca e medici dell'Unità sanitaria locale di Locri e di una casa di cura privata calabrese. Ed è stato accertato il rilascio di certificazioni sanitarie con diagnosi di false patologie neuropsichiatriche ritenuti incompatibili con il regime detentivo al capo cosca Giuseppe Pelle. Finiscono, così, in manette Giuseppe Quartucci, responsabile della clinica privata Villa degli Oleandri di Cosenza (destinatario nel mese di maggio scorso di un avviso di garanzia), e Francesco Moro in servizio al 118 di Bianco.
Le indagini sono partite dalle intercettazioni nell'abitazione del boss Giuseppe Pelle, che avevano già consentito di pizzicare l'ex consigliere regionale Santi Zappalà mentre chiedeva voti al boss e arrestarlo nell'operazione Reale. Il meccanismo utilizzato per uscire dal regime carcerario è stato inoltre spiegato dal collaboratore di giustizia Samuele Lovato.

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