lunedì 23 gennaio 2012

Grecia e Italia sul tavolo dell’Eurogruppo


Bruxelles: le liberalizzazioni del governo Monti vanno nella giusta direzione

MARCO ZATTERIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
C’è la Grecia che appare «vicina a un accordo» sullo scalpo alle banche necessario a evitare la bancarotta, poi l’Ue che «ha ormai stabilizzato» il testo a Ventisei per il nuovo Patto di Bilancio e l’Italia delle liberalizzazioni che «va nella giusta direzione», persino «con un buon passo». Il menu dell’Eurogruppo che si apre oggi a Bruxelles, il primo del 2012, è ricco, di argomenti e di insidie. «Non penso a una decisione conclusiva già ora per il Fiscal Compact - ammette una fonte Ue -. Piuttosto vedo la stretta sulla riforma dell’Esm». Vuol dire che la riserva finlandese può cadere e che, salvo capricci, il nuovo fondo anticrac permanente potrà decollare in luglio.

Il club di Bruxelles ha pochi mesi per convincere mercati e speculazione di sapere, e volere, risolvere la crisi dei debiti sovrani e magari anche quella economica che s’approfondisce. I problemi sono chiari, però le volontà politiche divergono, fra i rigoristi di casa Merkel e più pragmatici italofrancesi, interessati alla flessibilità e alla crescita oltre che all’equilibrio dei loro tesori. C’è una settimana per ritrovarsi, di qui al vertice Ue del 30. Gli speculatori non si perdono un passaggio. E nemmeno le agenzie di rating.

Il caso di Roma è emblematico. Il governo è entrato nella sua fase due, circostanza che negli ambienti del commissario all’economia, Olli Rehn, è accolta con soddisfazione. «A prima vista - spiega una fonte -, il piano liberalizzazioni è compatibile con quanto ci è stato illustrato da Monti. I servizi stanno studiando i dettagli, ma ci sono i contenuti che più volte abbiamo auspicato, l’apertura del mercato dei servizi e delle professioni». Ora, si aggiunge, «il passo successivo è sul mercato del lavoro, ma ci stanno arrivando».

Ecco il punto. L’Italia fa i suoi dolorosi compiti e incita l’Europa a fare la sua parte, perché nessuno si salva da solo in queste circostanze. Si richiedono parafiamme efficienti, come l’Esm, e anche una stretta sulla governance col Fiscal Compact, in chiave anche solidale. Roma, con Bruxelles, invoca un fondo salvastati più sostanzioso.
Continua ...

Nessun commento:

Posta un commento