mercoledì 15 gennaio 2014

Profumo: "Se salta l'operazione non rischia solo il Monte ma tutto il sistema bancario"

Il presidente di Mps: abbiamo le energie e le strategie per rilanciarlo in modo definitivo


"Abbiamo chiuso un capitolo. Ora si volta pagina. Dobbiamo mettere in sicurezza il Monte, e rilanciarlo in modo definitivo. Abbiamo le energie e le strategie per farlo. Pancia a terra per l'aumento di capitale. Perché se salta l'aumento, non rischia solo il Monte, ma l'intero sistema bancario italiano". Appena rientrato nel suo ufficio di Rocca Salimbeni, Alessandro Profumo commenta così l'esito del cda, che ha preso atto del rinvio della ricapitalizzazione. Un esito sofferto, preceduto da veleni e voci su una possibile uscita di scena dello stesso Profumo e dell'ad Fabrizio Viola.

Presidente, perché alla fine ci avete ripensato? Cosa vi ha convinto a restare, pur avendo perso la vostra partita?
"Ecco, ci tengo subito a dire che Viola ed io non abbiamo giocato o perso nessuna "partita". Ho deciso di restare, e lui con me, per una ragione molto semplice: se ce ne fossimo andati, il traguardo della ricapitalizzazione e quindi del pieno rilancio della banca, che oggi resta molto difficile, sarebbe diventato impossibile".

Non sia immodesto: mi sta dicendo che senza di lei e Viola l'aumento a maggio non si farebbe e il Monte salterebbe per aria? 
"Non è questione di immodestia. È la realtà dei fatti. Viola ed io conosciamo bene le difficoltà che ci aspettano. Abbiamo deciso di affrontarle perché l'alternativa, e mi deve credere perché ho fatto alcune personali verifiche "sul campo", sarebbe stata molto

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