venerdì 11 gennaio 2008

Cassazione, per il sangue infetto più tempo per chiedere l'indennizzo

"La responsabilità ministeriale per i casi di infezione da Hcv e Hivscoperti negli anni '80, decorre dalla scoperta dell'epatite B (anni '70) Cassazione, per il sangue infettopiù tempo per chiedere l'indennizzo" src="http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/danni-trasfusione/danni-trasfusione/stor_6832109_13460.jpg" width=230> ROMA - Le persone che hanno contratto l'epatite o l'Hiv in seguito a trasfusioni con sangue infetto effettuate nelle strutture sia pubbliche che private, da oggi hanno più tempo per chiedere il risarcimento dei danni subiti al Ministero della Salute. Lo hanno deciso le Sezioni unite civili della Cassazione allungando i tempi di prescrizione per l'azione risarcitoria. "La prescrizione per l'azione di danno nei confronti del Ministero della Salute per omessa vigilanza sulla 'tracciabilità' del sangue - spiega il comunicato della Cassazione, firmato dal Primo presidente Vincenzo Carbone - decorre non dal giorno della eseguita trasfusione, nè da quello in cui sono rilevati i primi sintomi della malattia, bensì dal giorno in cui il danneggiato abbia avuto consapevolezza della riconducibilità del suo stato morboso alla trasfusione subita". Continua ... http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/danni-trasfusione/danni-trasfusione/danni-trasfusione.html

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