sabato 8 marzo 2008

In corteo a Roma striscioni colorati e le 'fregature' di Prodi e Berlusconi

Roma, 8 mar. (Adnkronos/Ign) - Striscioni colorati, palloncini con sigle sindacali, mimose (pochissime, ormai passate di moda anche loro), fischietti, bandiere, musiche techno ma anche brani di Barbara Streisand, Edith Piaff, Rossana Casale, Fiorella Mannoia, Zucchero, che escono da camioncini 'old fashion'.E' partito dalla Bocca della Verità di Roma il corteo dell'8 marzo, una babele di lingue, di età, da 1 a 80 anni. Moltissime le donne giunte da tutta Italia, alcune accompagnate dai loro gentili consorti. "Sono sposato da 44 anni e da 44 anni porto avanti la battaglia in difesa della donna accanto a mia moglie - racconta Nazareno Gasparini, ex funzionario, ora in pensione, della Regione Marche - Meno violenza e più rispetto per le donne - ha auspicato - sempre impegnate su diversi fronti. Lavoro e famiglia soprattutto".La piazza è invasa da t-shirt (anche loro multicolor) con l'effige del sub-comandante Marcos, il volto riconoscibilissimo di Totò ('E io pago...'), Prodi e Berlusconi ('Le fregature...), ma anche Stalin, giganteschi teschi e la scritta 'Distruggi il biscione'."La libertà e la responsabilità femminile sono un valore e una garanzia di libertà per tutti" ha dichiarato il ministro delle Pari opportunità, Barbara Pollastrini, presente al corteo, difendendo la legge 194.Dal palco gli interventi dei leader sindacali. "Dove c'è più sviluppo e reddito c'è più occupazione femminile che non è l'effetto della crescita ma la causa. Più lavorano le donne più un Paese cresce - dice nel suo intervento il leader della Cgil, Guglielmo Epifani - E noi da questo punto di vista non siamo messi bene", aggiunge riscaldando le oltre 30mila donne che affollano piazza Navona. Continua ... http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1953838206

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