venerdì 14 marzo 2008

La camorra torna a minacciare Saviano: ''Condiziona i giudici''

Roma, 14 mar. (Adnkronos/Ign) - La camorra non si ferma e torna a minacciare giornalisti e magistrati. Lo ha fatto durante l'udienza del processo 'Spartacus' contro il clan dei Casalesi in corso a Napoli. Secondo quanto riportato questa mattina da 'Il Mattino', l'avvocato dei boss Francesco Bidognetti e Antonio Iovine ha letto in aula un documento nel quale si chiede che il processo venga trasferito in un altro distretto giudiziario per 'legittima suspicione'. Nell'istanza si sostiene che l'autore di 'Gomorra', Roberto Saviano, con il suo libro "avrebbe tentato di condizionare l'attività dei giudici", mentre con le sue inchieste giornalistiche una cronista de 'Il Mattino', Rosaria Capacchione, avrebbe favorito la Procura di Napoli. Accuse anche all'ex pm della Dda Raffaele Cantone. "Sulla vicenda preferisco non intervenire - ha detto all'Adnkronos il giudice della Corte di Cassazione Raffaele Cantone - ma posso dire di essere stupito per queste minacce dei Casalesi perché non mi sono mai occupato del processo Spartacus".E proprio mentre il processo è in corso, in un articolo pubblicato sul settimanale 'Time' Saviano descrive la situazione politica italiana. "Nessuno vincerà le elezioni del mese prossimo in Italia. Sicuramente non la comunità dei cittadini. In tutta la campagna elettorale i candidati sembrano aver dimenticato il problema fondamentaledi questo Paese: il crimine organizzato - è l'atto d'accusa dell'autore di 'Gomorra' - I discorsi non vanno oltre la solidarietà alle vittime, l'encomio alle Forze dell'ordine e appelli generici alla moralità. Il giro di affari della mafia, secondo uno studio di Confesercenti, è pari a 125 miliardi di dollari l'anno, circa il 7% del Pil nazionale". "Mafia, 'Ndrangheta e Camorra regnano indisturbati su circa un terzo del territorio italiano - prosegue Saviano - infiltrandosi in diversi settori dell'economia (trasporti, sanità, edilizia, moda, industria e agricoltura) come un cancro al quale nessuna parte del Paese è immune. La mafia adesso ha un controllo così forte sulla politica locale che non ha più bisogno di protezione a livello nazionale. Nell'Italia di oggi parlare contro il crimine organizzato può portare a una perdita di consensi e voti e rendere più difficile l'accesso ai progetti pubblici. Non importa chi vincerà ad aprile, perché tanto la mafia ha già scelto i propri candidati in entrambi gli schieramenti". Solidarietà allo scrittore Saviano, al magistrato Cantone e alla giornalista ha espresso Walter Veltroni. ''Scrivere libri contro la camorra, indagare sui reati dei clan, impegnarsi nell'informazione contro la criminalità organizzata stanno diventando delle colpe?'' si chiede il segretario del Pd. ''Leggo con stupore e indignazione della campagna lanciata dai casalesi contro Roberto Saviano, il pm Raffaele Cantone e una giovane cronista de 'Il Mattino'. Il tentativo è quello di far spostare il processo da Napoli, ma è anche quello di avvelenare il clima e di indicare sia Saviano che Cantone, ambedue costretti già a una vita sotto scorta, come potenziali obiettivi della criminalità''. Solidarietà ai destinatari delle intimidazioni anche dal presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che ha inviato un messaggio a Saviano, dall'Anm e da numerosi esponenti delle forze politiche. http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1974779650

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