Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
venerdì 4 aprile 2008
Assassinio Rostagno, nuovi indagati Stessa arma fu usata per altri omicidi
Sul delitto del 1988 indaga il pm Antonio Ingroia
L'arma che il 26 settembre dell'88 uccise a Trapani il giornalista Mauro Rostagno, a capo della comunità Saman, fu usata prima e dopo quella data, in altri due omicidi di mafia. E' il risultato a cui è giunta la perizia balistica disposta su un fucile, dopo una proroga all'indagine che aveva tra gli indagati l'ex boss Vincenzo Virga. La notizia, riportata stamani dal Giornale di Sicilia, è stata confermata negli ambienti giudiziari; inoltre alcune persone sarebbero già state iscritte nel registro degli indagati. L'indagine è condotta dal sostituto procuratore della Dda di Palermo, Antonio Ingroia, e dalla squadra mobile di Trapani, guidata da Giuseppe Linares. Le perizie, eseguite dal gabinetto regionale della polizia scientifica, hanno accertato analogie tra l'arma utilizzata per l'agguato a Rostagno e le armi e altri reperti balistici relativi ad almeno altri due omicidi di mafia per i quali sono già stati identificati gli esecutori materiali. In passato l'ex killer di Mazara del Vallo, Vincenzo Sinacori, ha raccontato che durante la sua latitanza aveva assistito a un incontro tra i boss Franceso Messina Denaro e Francesco Messina, entrambi morti, i quali avrebbero affidato alla mafia trapanese il compito di uccidere Rostagno. Dell'omicidio e dell'interesse di Cosa nostra a eliminare il giornalista dell'emittente Rtc di Trapani, hanno parlato anche due collaboratori di giustizia, Antonio Patti ed Enzo Brusca.red (4 apr 2008)
http://www.ateneonline-aol.it/080404red_anco4.php
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