mercoledì 16 aprile 2008

Elettro-caos - Antenne e ripetitori si moltiplicano ma i controlli diminuiscono.

Lo stato non rispetta la legge mentre i limiti vengono considerati troppo alti per tutelare la salute. Ecco il Far West delle emissioni Magari fossero soltanto brutte e si limitassero a sfregiare il paesaggio. No, quel grappolo di antenne piantate tra i monti della Valtellina, in mezzo alle case dove le famiglie lombarde si rifugiano nel weekend in cerca di aria sana, è anche fuorilegge. Perché ritenuta dalla legge italiana una potenziale minaccia per la salute. Di sicuro, la concentrazione di impianti usati da radio e tv e di ripetitori dei telefoni a Poira, nel comune di Civo, eccede i limiti imposti dallo Stato. Le emissioni elettromagnetiche sono tre volte sopra il tetto massimo previsto per i centri abitati. Ma è dagli anni Settanta che quei tralicci vengono contestati e nonostante i risultati scientifici che provano la loro illegalità, continuano a trasmettere, ignorando ultimatum, intimazioni legali e proteste popolari.Il dramma è che il problema non riguarda solo Poira: l'Italia delle onde selvagge parte dalle Alpi e arriva fino al canale di Sicilia, in una situazione dove le antenne si moltiplicano e invece i controlli diminuiscono. Continua ... http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Elettro-caos/2017667&ref=hpsp

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