lunedì 19 maggio 2008

Vivere senza possedere nulla, il nuovo sogno americano

AUSTIN (TEXAS) - Come molte giovani coppie, Aimee e Jeff Harris hanno trascorso i primi anni di matrimonio accumulando di tutto: macchine, mobili, vestiti, elettrodomestici e, arrivati i bambini, anche giocattoli, giocattoli, giocattoli. Adesso cercano di liberarsi di tutto, comprese le fedi di nozze. Propugnatori di un movimento che alcuni chiamano "semplicità volontaria", fondato su un'utopistica visione di vita auto-sostenibile sulla Terra, sono pronti a donare in beneficenza ogni cosa in loro possesso e a mettersi in cammino alla fine di maggio. "È sbalorditiva la quantità di cose che una famiglia può accumulare", dice la signora Harris, 28 anni, attribuendo la bella vita che possono permettersi alla "strabiliante quantità di denaro" che suo marito guadagnava come computer network engineer in questa prima mecca del wi-fi. Gli Harris sognano di poter presto diventare coltivatori di prodotti biologici nel Vermont. Finora, dicono, avevano lasciato che fosse il mondo a dettare la loro vita. Oggi coppie come queste non sono più l'eccezione. Matt e Sara Janssen, lasciata la casa per un camper alimentato ad olio vegetale, attraversano il Paese con la figlia di quattro anni, come nomadi della strada, e vivono con 1.500 dollari al mese.
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