ROMA - "Marco Travaglio è inammissibile, a mio avviso, come figura inquadrata in un servizio pubblico". Suona come una sentenza anticipata quella del sottosegretario con delega alle Comunicazioni Paolo Romani sul caso del giornalista Marco Travaglio e delle sue accuse al presidente del Senato Renato Schifani durante la trasmissione Che tempo che fa. "Contesto il suo modo di fare informazione. L'intervista in cui attribuiva a Schifani frequentazioni mafiose è stata solo un esempio di come la concepisce", dice Romani in un'intervista a Klaus Davi su You Tube (Klauscondicio). Travaglio, prosegue il sottosegretario "ha detto che Schifani avrebbe frequentato dei mafiosi. Mentre, come ormai tutti sanno, queste persone furono indicate come mafiose solo diciotto anni dopo l'incontro con Schifani. Questa precisazione, non proprio secondaria, andava fatta. Travaglio spesso dà informazioni che sono corrotte dalla pura passione politica. Non va bene per il servizio pubblico".
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