Roma, 14 giu. (Adnkronos/Ign) - Negli ultimi due anni e mezzo l'erario ha incassato più di due miliardi di euro grazie ai rincari di benzina e gasolio per autotrazione. Un 'tesoretto' che deve essere restituito agli automobilisti e, in particolare, a tutte le categorie che utilizzano i carburanti a fini professionali. La richiesta è della Cgia di Mestre che si rivolge al ministro delle Infrastrutture e trasporti, Altero Matteoli.
Dai risultati di un'analisi condotta dall'ufficio studi dell'associazione emerge che tra gennaio 2006 e maggio 2008 l'aumento dei prezzi alla pompa dei carburanti ha portato nelle casse dello Stato un maggiore importo pari a 1.747,8 milioni di euro di Iva e 440,1 milioni di accise. Complessivamente, quindi, lo Stato ha incassato un 'tesoretto' pari a 2.187,8 milioni di euro.
Alla cifra finale, spiega il presidente, Giuseppe Bortolussi, si è giunti prendendo come riferimento i prezzi medi registrati alla pompa nel 2005. Quindi sono stati aggiunti gli aumenti di prezzo registrati in questi ultimi due anni e mezzo sui consumi effettivamente rilevati in questo periodo.
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