I politici non sono uomini, sono produttori di eco-balle. Producono verità spazzatura e non si preoccupano neanche più di incenerirla, o quanto meno nasconderla sotto al tappeto come si faceva una volta. Forse perchè grazie alla rete i tappeti sono sempre meno. Più probabilmente perchè oggi nascondere le bugie non è più necessario. Alla gente non interessa più: la verità non fa audience. Siamo diventati come quelle mogli more che non vogliono vedere il tradimento del marito, a costo di rifare il letto e togliere meccanicamente un capello biondo, guardarlo assenti per poi lasciarlo cadere a terra e continuare i mestieri. Alla stesso modo ci curiamo delle dichiarazioni dei nostri governanti. Ad una scomoda verità, tutti preferiscono ormai confortevoli bugie. La mente, intorpidita dal lungo sonno della ragione, fatica a risvegliarsi, e indulge nel dormiveglia al mattino. Qualcuno però si è alzato all'alba. E corre, e bussa di porta in porta, e cerca di svegliare quante più persone riesce. Berlusconi ha promesso a più riprese che avrebbe liberato tutta la Campania dalla spazzatura entro il 31 di luglio. Forse anche prima. Io feci un'appello ai campani: chiesi di uscire per strade e campagne, per quella data, e verificare. Il 31 luglio è passato da un pezzo. La prima regola di un traditore è negare. Negare sempre. Negare comunque. Così il Governo ha sostenuto con immacolato candore che l'obiettivo era stato raggiunto: Napoli è stata ripulita. Del resto, chi potrebbe negarlo? Non gli italiani che leggono giornali e guardano televisioni addomesticati. Non gli stranieri che si attengono ai comunicati stampa. No.. Solo i campani avrebbero potuto farlo.
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