sabato 23 agosto 2008

Georgia, i russi sono ancora a Poti - Sul Mar Nero Mosca accusa la Nato

ROMA - Ritirati i carri armati, l'artiglieria pesante e centinaia di soldati dal cuore della Georgia, la Russia continua a mantenere il controllo della città di Poti, porto strategico georgiano, e un posto di controllo a circa 10 chilometri dalla città di Gori. Ma il governo di Mosca respinge le accuse di non aver rispettato l'accordo per il cessate il fuoco e restituisce al mittente l'invito di Gran Bretagna, Usa e Francia a completare il ritiro. E rilancia, accusando a Nato di concentrare troppe navi in Mar Nero. E mentre il Consiglio d'Europa bacchetta ancora Mosca per la violenza dei bombardamenti dei giorni scorsi, il ministro degli Esteri Franco Frattini propone una conferenza sul Caucaso da tenersi a Roma. La situazione sul campo. ''Tutte le attività del contingente di peacekeeping russo sono basate sui sei punti dell'accordo firmato dai presidenti di Russia e Francia'', ha detto il vicecapo di Stato maggiore russo, Anatoly Nogovitsyn, sottolineando la legittimità del controllo russo su Poti. Ma in città circa 500 persone hanno dato vita a una manifestazione contro l'occupazione russa. ''Vogliono mantenere questi posti di blocco e di controllo, come sappiamo, ma non hanno alcuna base legale'', ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza georgiano, Alexander Lomaia. Intanto il Parlamento di Tbilisi, su richiesta del presidente Mikhail Saakashvili, ha prorogato lo stato di guerra di due settimane, fino all'8 settembre. Il problema Mar Nero. Nogovitsin si è detto preoccupato del rafforzamento di navi della Nato nel Mar Nero - alle fregate spagnola e tedesca si sono aggiunte una nave Usa e una polacca, mentre sono attesi altri due vascelli militari statunitensi, ufficialmente per portare aiuti umanitari - anche perchè la zona continua a essere pattugliata dalle navi della flotta russa."Non credo che ciò contribuisca alla soluzione della crisi", ha detto il generale.
Continua ...
http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/esteri/ossezia-bombardamenti-3/poti/poti.html

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